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17 ottobre 2011

Cinismo e Psiche

Spesso nelle persone affette da disturbi mentali si nota un comportamento cinico, sopratutto in quelli depressi. Essendo uno di quelli cercherò di analizzare quest'argomento per bene. Non vorrei sembrare un po' bizzaro, ma va bene, inizio... E' da poco che ho iniziato a sentire la vita per bene, cioè vedere i suoi colori, sentire gli odori, godere dalla luce del sole. Ma questi momenti purtroppo arrivano, vanno via, poi tornano e poi di nuovo vanno via. Sarà strano per qualcuno che non mi capisce o per quelli che non hanno vissuto esperienze del genere. Sono una persona strana e lo so benissimo. Ma non capisco se strano mi ha fatto diventare il disturbo? Non capisco se sono strano per natura. Insomma è abbastanza difficile, in quanto spesso i disagi ci fanno confondere. Uno soffre, poi con il tempo se non si cura rischia di perdere se stesso, che è una cosa negativa e che non consiglio a nessuno. Le emozioni spesso ci travolgono e ci fanno capire che la vita è un'altra cosa, e non quella che è realmente, mascherandoci. A volte ci sentiamo incazzati, le altre volte apatici, ma calmi. In generale ci sono molti casi, che variano da persona a persona. Non esiste un unico sintomo che poi va curato(o affrontato) in un singolo modo. Quindi, il discorso è il cinismo.

[ragazza sull'altalena che vede la citta con case da un'altezza incredibile]

Spesse volte quando non riusciamo a provare niente, tranne sofferenza e tormento, tendiamo a proiettare i nostri pensieri e dolori sugli altri. Per esempio: quando iniziamo ad odiare noi stessi, ribaltiamo l'odio in automatico sugli altri. Oppure se abbiamo qualche diffetto, magari lo attribuiamo ad un'altra persona che manco conosciamo. Non riuscendo a capire noi stessi, come facciamo a capire gli altri? Una buona domanda, però ... nella quale sta subito la risposta. Non c'è bisogno quindi di rianalizzarla e rispondere. Sinceramente dirò che sono un po' riuscito ad imparare a riconoscere il dolore altrui, ma sono in difficoltà lo stesso. Sono ancora molto ansioso. Basta che qualcuno mi dica qualcosa, mi incazzo pure davanti al monitore del PC e mi fermo difficilmente, non riuscendo a diffendermi dal flusso di emozioni che mi travolgono. Spesso sento dolore, quando capisco cosa prova una persona. Da qui, quindi si implica il fatto che io non sia un cinico per natura, ma solo perchè depresso. Il che mi accontenta. Beh, sarò stupido. No, anzi, umile, onesto e sincero. Tra un po' mi sa che dovrò andare a fare un test per i disturbi di personalità. (Tono scherzoso) Perchè secondo alcuni una persona deve essere per forza come tutte le altre? Quelli che la pensano così, li considero dei veri e propri cinici, e sopratutto degli ignoranti, che non sanno altro che puntare il dito ai diffetti altrui. La vita è bella, perchè varia da persona a persona, da corpo ad anima, da lingua a dialetto, da volto agli organi, dal colore della pelle al colore degli occhi. Insomma, dobbiamo accettarci così come siamo. E' ovvio che non riusciremmo ad accettare tutti quanti, ma provarci non è un peccato. Saluto tutti quelli che mi stanno leggendo. Sappiate che qualunque persona siate, qualunque lingua parlaste, qualunque corpo o anima aveste, io non vi discrimino e non vi ferisco, perchè non sono un cinico.

2 commenti :

  1. Ciao Jan!
    Mi è piaciuto molto questo post. Inizio col dire che a mio parere vivere la vita per quelle esperienze (che pochi purtroppo compiono perchè non se ne rendono conto e vanno avanti sempre senza accorgersene) come hai detto tu, godere delle più piccole cose che alla fine sono essenziali e sono il nucleo dell'assaporare la vita così com'è, può sembrare strano perchè "fuori dalla norma", ma secondo me sta proprio qui la nostra natura e la nostra abilità del concepire il Vivere nel giusto modo. Con i colori e le luci dell'alba e del tramonto, dei profumi che sentiamo, di emozionarci, di ogni cosa. E poi quando decidiamo di farne a meno (perchè siamo noi che incosciamente non ci dedichiamo ad osservare questi particolari) questi momenti vanno via, e se incombe la depressione è ovvio che il disagio è vicino e ci confonde. E' da questo che le persone più deboli cedono e perdono la consapevolezza di se stessi, mentre quelle più forti riescono in un modo o nell'altro a rialzarsi, secondo me. E bisognerebbe per questo trovare punti d'appoggio, punti fissi in ognuno di noi che pertanto solo noi stessi possiamo conoscere, e abbandonare come dici tu, il nostro aspetto cinico che ci caratterizza in momenti del genere.
    "..Non riuscendo a capire noi stessi, come facciamo a capire gli altri?"
    esattamente! mi trovi molto d'accordo su questo perchè a mio parere non c'è cosa più vera. Soltanto che molte persone non lo sanno, tutto qui.
    Un saluto,
    Alice

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  2. Grazie per il tuo commento Alice. Non mi aspettavo.
    Beh, sì sono d'accordo con te ... facendoti un esempio: una persona invalida che non vive la vita come tutti gli altri, si sente completamente diversa. Ma pensa però quanti campioni invalidi ci sono ... alcuni giocano a basket, gli altri addirittura vanno a fare free-style con la carozzella ed alcuni pure a ballare breake-dance. Per il solito umano una cosa come questa è incomprensibile, poichè la forza si capisce spesso dai preguidizi. Ma pochi sanno che la vera forza è quella che c'è dentro e che non si vede, ma si sente.
    Si dice che di più si soffre, di più si inizia ad aprezzare ciò che so ha.
    Buona notte!
    Jan

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